Sono maestose, bellissime, hanno storie uniche da raccontare e sono uno dei motivi migliori per prenotare i biglietti del traghetto per queste quattro isole! Vi presentiamo…
Costruito su una scogliera e divenuto un tutt’uno con la roccia, il monastero di Panagia Chozoviotissa è rimasto saldo a 300 metri dal mare fin dalla sua fondazione nel 1088. Gli abitanti di Amorgos ricordano quando i monaci, durante gli anni dell’iconoclastia, volevano proteggere l’icona della Vergine Maria mettendola in una barca, che viaggiava dalla località “Hoziva” o “Koziva” in Terra Santa fino all’omonima spiaggia dell’isola.
La vista dell’edificio completamente bianco mentre si salgono le lunghe e larghe scale che sembrano infinite, vi farà sicuramente venire la pelle d’oca. Nel cortile troverete molto spazio e ombra per riposare, finché non entrerete, salirete le scale e vi ritroverete in una stanza stretta con una vista unica, dove potrete gustare un loukoumaki, un liquore o un caffè e un fresco bicchiere d’acqua.
Nascosta sul lato sud-orientale di Kea (Tzia), si trova la chiesa e l’insediamento di Agios Simeon. Qui non troverete una semplice chiesa. Troverete un luogo che vi porterà nella Grecia tradizionale, insulare e ospitale. Stupore, bellezza, autenticità.
Costruito esattamente dove si trovava il santuario della dea Afrodite, il tempio ha conservato la bellezza della dea, con i marmi del suo antico tempio e una vista indimenticabile. Dal suo cortile è possibile scorgere Kythnos e Serifos, che si intravedono all’orizzonte, mentre ogni1° settembre si può vivere come un abitante del luogo al festival di “Agios Simios”, il più grande dell’isola. Prima di partire, non dimenticate di assaggiare le torte con le verdure dell’insediamento, i formaggi, il vino rosso, il pane fatto a mano e il galaktobureko fumante appena sfornato.
Era il giorno di maggio del 1790 quando 18 navi con pirati algerini, i più duri dell’epoca, apparvero a Folegandros. Gli abitanti dell’isola, spaventati, corsero in chiesa per proteggersi e pregarono di essere salvati, reggendo l’icona della Vergine Maria.
Improvvisamente soffiò un forte vento del nord, che rese il mare selvaggio e spazzò via tutti i pirati, tranne un cristiano. Il pirata scese a terra e, con voce roca e roca, rivelò agli abitanti spaventati che la roccia su cui erano nascosti aveva mandato un fulmine a colpire le navi. La magia della storia, unita al panorama, al colore bianco e alla nobiltà della chiesa, sono alcuni buoni motivi per visitarla una volta giunti sull’isola. Assicuratevi di avere con voi una bottiglia d’acqua e le vostre scarpe da ginnastica!
“Mamma mia!” È arrivato il momento di saperne di più su questa cappella che ha ospitato uno dei matrimoni cinematografici più famosi del 2008? Arrivando nella zona di Kastri, a circa 30 km dalla città di Skopelos, vedrete una grande roccia che domina il Mar Egeo. Salendo i cento e qualcosa gradini, si arriva in cima, dove si trova la cappella di Agios Ioannis.
La storia della cappella si fonde magnificamente con questo magnifico paesaggio: Un pescatore che arrivava a tarda notte dalla zona di Glossa notò una luce in cima alla scogliera. La luce appariva ogni notte, finché una donna visitò il pescatore nel sonno e gli rivelò che la luce era in realtà un’immagine. Il giorno dopo, il pescatore salì in cima e trovò un’icona di San Giovanni Battista. Portò con sé l’immagine, ma ogni notte lei tornava in cima alla roccia. Così, per proteggere l’icona, fu costruita la cappella di San Giovanni.
Vi consigliamo di visitare queste chiese uniche, soprattutto perché potete combinarle con vacanze in alcune delle più belle isole della Grecia. Prendete il vostro taccuino e annotate le date! Per i biglietti dei traghetti, basta andare su Ferryscanner e trovare l’itinerario che fa per voi!