Non tutto il mondo è a conoscenza del fatto che l’Italia è ormai una meta ambita e riconosciuta per praticare lo sport del Surf. Il Mediterraneo, in quanto mare non oceanico, è dai più snobbato e considerato un mare che non produce onde sufficientemente alte per praticare uno degli sport più “cool” del mondo. Invece le onde ci sono eccome, principalmente in Liguria.
Bisogna ammettere che il Surf, spesso associato ai climi tropicali e quindi al bikini, assume tutto un altro volto in Italia, dove si può praticare principalmente d’inverno, grazie appunto alle grandi mareggiate di questa stagione. Consigliamo quindi di munirvi di una bella muta pesante, circa 5 mm, e di approdare con un traghetto a Genova, facilmente prenotabile sulla piattaforma di Ferryscanner, e da lì di raggiungere tutti i surf spot.
La Liguria si suddivide in due coste, quella di Ponente e quella di Levante, con al centro Genova. Le località dove si trovano gli spot più conosciuti a ovest sono Varazze e Finale Ligure, mentre nella riviera est sono molto popolari gli spot di Levanto e Chiavari. A differenza di altre coste, le onde della Liguria sono sia delle destre che delle sinistre, ce n’è quindi per tutti i tipi di surfisti: sia regular che goofy!
Anche se il Surf in Italia non ha ancora raggiunto dei numeri internazionali eclatanti, è sicuramente molto ben conosciuto a livello nazionale. Infatti si riversano in Liguria tutti i surfisti dello stivale. Questo fa sì che le strutture siano a oggi molto ben attrezzate e che sia possibile ormai in quasi tutti gli spot affittare tutto il necessario per surfare (tavola, muta, eccetera) e prendere lezioni in una scuola di surf. In generale, le lezioni sono molto consigliate, non soltanto perché il surf è uno sport difficile per iniziare da autodidatti, ma anche perché la Liguria ha diversi reef break, che a differenza dei beach break, sono decisamente più pericolosi per chi è principiante.
L’altro tema su cui bisogna stare attenti e sensibilizzare il pubblico, soprattutto per chi è di passaggio, è ciò che viene comunemente chiamato “il localismo”. Si tratta dei surfisti “local”, quindi originari della Liguria, che vivono la propria costa di mare e le sue onde con una certa forma di possesso e di territorialismo che non sempre li induce a essere accoglienti con i turisti, specialmente in acqua. Per evitare situazioni spiacevoli, sconsigliamo qualsiasi genere di aggressività in acqua e, ancora più importante, consigliamo di stare ben attenti a dare tutte le precedenze sull’onda a chi sono dovute.
Ciò nonostante, si gode in generale di un clima molto amichevole e rilassato. Infatti, chi appartiene alla tribù dei surfisti è considerato di solito un grande sostenitore di valori di amicizia e solidarietà. I più devoti ne hanno addirittura fatto un vero e proprio stile di vita, la van life, trasformando il proprio van (camioncino) in una casa in movimento all’insegna dell’inseguimento dell’onda. Ne noterete parecchie di queste case su due ruote, parcheggiate sulla costa, con le tavole da surf legate sul tetto.
In Liguria il rito del surf si conclude sempre in focacceria, dove esausti dalle bracciate e dall’immenso sforzo fisico, tutti i surfisti si riversano per godersi una meritatissima focaccia ligure (la più buona, unica al mondo!) e bersi una buona birra ghiacciata. Oltre alla focaccia liscia, consigliamo anche quella con il pesto ligure, oppure quella di Recco al formaggio.