Approdare a Cagliari via mare partendo da Civitavecchia è il trasporto più adatto per raggiungere un luogo così marittimo. Infatti il traghetto, anche se dalla lunga durata, è un’esperienza bellissima e premonitrice che anticipa il clima che si respira una volta sull’isola. È molto semplice da prenotare consultando la nostra piattaforma Ferryscanner.
La città non richiede moltissimo tempo per essere visitata ma vale sicuramente la pena soffermarsi almeno due giorni. Vanta una delle spiagge cittadine più pulite e curate in Europa -Il Poetto- dove è possibile uscire in barca a vela, affittare un kayak, giocare a beach volley e fare qualsiasi altro sport acquatico. La spiaggia si anima anche di sera vista la quantità di chioschi e bar che offrono l’imperdibile aperitivo con vista mare. Dove inizia la lunga spiaggia partono anche le passeggiate sulla ‘Sella del Diavolo’; un promontorio mozzafiato a picco sul mare sul quale si può salire a piedi seguendo svariati percorsi e godere dall’alto di una vista su tutta la città e sulla lunga baia. Fra tutti i bar il più alla moda dove vi consigliamo di andare si chiama ‘Le Palmette’.
Per quanto riguarda invece l’universo cittadino è bello perdersi fra le vie sempre più strette del piccolo e arroccato centro storico di Cagliati fino a raggiungere il quartiere Castello, che raccoglie diversi musei ed edifici storici. Imperdibile è anche la salita sulle grandi scalinate del Bastione di Saint Remy dopo aver sorseggiate un caffè e mangiato un dolce tipicamente sardo (pardulas o seadas) all’Antico Caffè: uno dei bar storici della città. In cima al basitone si gode di una vista meravigliosa sulla città dalle terrazze che si animano di concerti e altre manifestazioni mondane tutte le sere.
Per un’esperienza completa della Sardegna però, dopo aver visitato una città, c’è bisogno di immergersi nelle sue realtà più incontaminate.
All’estremo opposto dell’isola si trova l’arcipelago di isole della Maddalena, un posto magico per vivere gli aspetti più selvatici della Sardegna. La sua magia risiede nella netta sensazione che in questo luogo l’umano sia sempre ospite della natura e mai viceversa. Si percepisce in barca, dialogando con le raffiche di vento che circondano l’isola tutto l’anno, a nuoto fra le sue onde, o in bicicletta, cavalcando i suoi crinali circondati da una foltissima pineta rocciosa. Questa sua natura selvaggia e contagiosa ti fa passare la voglia di metterti le scarpe, di truccarti, e di fare tutti gli altri gesti riconducili ad una realtà cittadina. Ti invita invece ad abbandonarti ad una vita fatta di poco, di sale e di sole.
Infatti la vita mondana della Maddalena, soprattutto per i giovani, non offre moltissimo. Qualche ristorante per famiglie, due posti per l’aperitivo e altrettanti per il dopocena. Fra questi il locale di spicco è L’Osteria Tecla dove i giovani dell’isola di radunano su delle scalinate per un bicchiere di squisito mirto locale a suon di musica elettronica. Del resto, chi ha bisogno di una discoteca e di far tardi quando al mattino ti aspetta la lunghissima e vertiginosa camminata per raggiungere Calla Coticcio – per i turisti “Tahiti”– considerata una delle cale più belle d’Italia?
L’arcipelago della Maddalena, per quanto indomabile, si lascia visitare e ammirare racchiudendo in piccoli atolli di terra l’immensità della bellezza sarda. Una bellezza fatta di cultura e natura in perfetta sintonia.